Ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization): come migliorare il posizionamento del sito web su Google e gli altri motori di ricerca?
Per rispondere alla domanda: “Quali sono le 4 migliori tecniche di ottimizzazione SEO?”, dobbiamo dapprima considerare che la SEO è quell’insieme di tecniche finalizzate ad aumentare la visibilità di un sito, migliorandone il posizionamento tra i risultati organici (ovvero quelli non a pagamento) di Google o di un altro motore di ricerca.
Cerchiamo in questo articolo per ottimizzare un sito, di fornirti un po’ di delucidazioni per rinfrescare alcune cose già assodate per chi conosce in anticipo l‘argomento o rispondere alla domanda nel title.
Cosa intendiamo con SEO?
Cosè la SEO?
SEO è un acronimo inglese che sta per “Search Engine Optimization”, traducendolo dalla lingua inglese, significa “ottimizzazione per i motori di ricerca”.
La SEO si differenzia dal Search Engine Marketing (SEM) perché la SEM è una lavorazione che include sia l’ambito SEO relativo ai risultati organici di ricerca, sia quello relativo ai risultati di ricerca a pagamento (ovvero la SEA: Search Engine Advertising).
Quali sono le 4 migliori tecniche di ottimizzazione SEO?
Le strategie di ottimizzazione SEO sono molte e riguardano diversi aspetti di un sito web, dalla struttura HTML alla gestione dei link.
Come ottimizzare un sito SEO?
L’attività della SEO si struttura principalmente in 4 categorie:
1) On-Page SEO
2) Ricerca keyword: semplici ABC (GRATIS)
3) Off-Page SEO
4) Link Earning: crescere correttamente
1) On-Page SEO
Il termine On-Page SEO ingloba al suo interno tutto l’insieme di strategie di ottimizzazione messe in pratica dentro le pagine del sito da posizionare nella SERP (la pagina restituita dal motore di ricerca quando viene inserita una chiave di ricerca al suo interno).
Di questa maxi-aree, ad esempio, fanno parte l’ottimizzazione SEO del codice HTML, link interni e l’ottimizzazione dei contenuti del sito web.
2) Ricerca keyword: semplici ABC (GRATIS)
Per una SEO corretta è necessario partire da una fase strategica, incentrata sull’analisi e sulla scelta delle migliori parole chiave (keyword) da usare.
La ricerca delle parole chiave su motori di ricerca seo è il primo ed il più importante passo per creare un blog, un articolo e/o pensare ed attuare un’attività di content marketing online.
Non è semplice, perchè online trovi decine e decine tutorial e sembra che ognuno dica cose differenti e per molti di noi incomprensibili.
Quasi nessuno ti dice esattamente come devi comportarti quando inizi la keyword research, perché chi spiega usa troppi paroloni, fornisce le informazioni come per scontate rendendo difficile capire cosa fare.
Al fine di avere un buon posizionamento su Google ti consigliamo di evitare keywords troppo generiche con alto volume di ricerche, molta concorrenza e con poche possibilità di successo (ti suggeriamo perciò di scegliere molte parole chiave “specifiche”, con meno volume di ricerche, meno concorrenza e con tasso di conversione maggiore).
A – L’importanza delle keywords
Per dare una definizione: sono tutto quello che l’utente scrive nella barra di ricerca del suo motore di ricerca.
Le parole chiave non devono corrispondere necessariamente a una singola parola, ma possono anche corrispondere a una composizione di parole associate (chiamate keyphrase).
Ti sei mai fatto la domanda: perché online esistono tanti siti di cui non conosci l’esistenza?
Vogliamo rispondere in questo modo alla domanda: non basta COSA SCRIVI, ma COME LO SCRIVI!
Per questo è fondamentale la keyword research, ovvero analizzare e comprendere le ricerche degli utenti per capire cosa vogliono che tu gli faccia leggere.
Ma come si fa?
B – Come puoi decidere le giuste parole chiave?
Andiamo ora a vedere come trovare parole chiavi efficaci che effettivamente portino traffico al sito web di un tuo cliente o al tuo personale, perché come ti abbiamo spiegato in precedenza non basta trovare keywords ad alto volume di ricerca.
Se vuoi guadagnare online il più possibile è molto importante che tu conosca il significato di long tail keyword:
All’aumentare delle parole che digiti diminuisce il volume di ricerca, ma aumenta il grado di consapevolezza del tuo potenziale cliente.
Ti facciamo un esempio?
Parola chiave potrebbe essere “pizza”…
…quindi la sua long tail keyword corrispondente sarà: “pizza buona fatta in casa”.
Vedi?
Tutto torna, con le corrette ricerche, perché l’ultimo esempio è molto più preciso:
- – Meno ricerca
- – Posizionamento rapido
- – Nuovi clienti che più interessati ed affezionati
Come forse avrai già visto online, ci sono diversi strumenti che puoi iniziare a usare da subito per trovare keywords.
Noi abbiamo deciso di fornirti quelli GRATUITI che utilizziamo noi.
Parliamo di Google Keyword Planner o Ubersuggest, che hanno 3 percorsi di ricerca differenti in base alle tue necessità.
1 : Nuove idee per parole chiave che vorrai utilizzare
2 : Stimare il traffico per una keyword specifica
3 : Moltiplicare un elenco di keywords.
Quella che più ti interessa per il tuo lavoro è la prima: inserisci una parola chiave, anche generica, e ti verrà restituito un elenco di keyword correlate con relativo traffico.
Ma a cosa ti serviranno le Keywords?
Queste parole chiave che troverai e sceglierai per il tuo sito, dovrai utilizzarle in maniera strategica in alcuni elementi (quali ad esempio tag Title, Meta Description, i tag Heading e nell’Alt Text immagini).
Per darti un po’ di delucidazioni semplici, ti vogliamo elencare meglio alcuni termini in cui certamente dovrai inserire le tue keywords:
Tag Title:
Si tratta di un codice che specifica al motore di ricerca il titolo di una determinata pagina e deve essere sintetico e includere le keyword, per essere ottimizzato.
Meta Description:
La frase introduttiva che appare nella SERP sotto ogni indirizzo web restituito dal motore di ricerca, deve essere chiara, pulita ed accattivante, senza tralasciare che sia coerente con il contenuto a cui fa riferimento.
Tag Heading:
All’interno di una pagina, consigliamo inoltre di utilizzare i tag Heading (titoli e sottotitoli, H1, H2, H3…), che andranno a contribuire a mostrare il contenuto della pagina stessa sia agli utenti che al motore di ricerca.
Alt Text:
Dato che ancora i browser odierni non riescono a comprendere il contenuto di un’immagine “guardandola”, è fondamentale aggiungere a esse l’Alt Text, cioè un testo alternativo all’immagine in grado di spiegarne il contenuto. Un altro aspetto decisivo per il buon posizionamento del tuo sito web è l’ottimizzazione dei contenuti.
Avrai perciò bisogno di:
- – Contenuti originali, ovvero non copiati da altre parti.
- – Contenuti utili, interessanti e unici.
- – Contenuti aggiornati.
- – Contenuti che devono avere (in maniera naturale) le parole chiave.
C – Devi ideare un piano editoriale
Una volta che avrai ultimato e concluso il lavoro fin qui da svolgere, individua una serie di keyword principali e per ciascuna di esse costruisci una “cornice di keyword correlate” che ti permettano di approfondire e curare il tuo argomento principale.
Quasi sicuramente, la keyword scelta sarà più generica e con un volume di ricerca maggiore.
Ti abbiamo spiegato poco fa le terminologie di sezioni in cui dovrai inserirla: dovrà comparire nel titolo dell’articolo e nelle prime righe, in modo da rendere subito chiaro di cosa parla.
Le keyword correlate, invece, andranno a stabilirsi all’interno del testo.
Dopodiché dovrai pensare a un “Piano Editoriale SEO”, un documento dove dovrai inserire la tua strategia di pubblicazione: quanti articoli, su quali argomenti, quando, come, perché, e così via…
Dovrà avere e contenere tutte le informazioni necessarie:
- Titolo articolo
- Keyword principale
- Keyword correlate
- Intento di ricerca
- Data di pubblicazione
- Focalizzati su obiettivi realistici
Possiamo lasciarti un nostro consiglio?
Datti una scadenza temporale per pubblicare l’argomento prefissato, con le corrette regole che ti abbiamo elencato poco fa e ci raccomandiamo: rispetta con costanza le scadenze che ti darai!
Abbinando un buon lavoro di Off-Page SEO, vedrai presto i primi risultati.
3) Off-Page SEO
Al buon posizionamento di un sito contribuiscono anche strategie che si fanno al di fuori del sito stesso.
Ci riferiamo alla gestione dei link in entrata.
Ti ricordiamo che Google considera che le pagine web più linkate siano le più meritevoli!
Il motore di ricerca, prende in considerazione l’autorevolezza delle pagine di provenienza dei link, ma non solo:
Google considera anche la spontaneità dei link!
(Evita quindi pratiche non consigliate)
4) Link Earning: crescere correttamente
Siamo quasi alla fine del nostro articolo, speriamo tu sia arrivato fin qui e che voglia giungere al termine, perché vogliamo chiudere con una chicca, ovvero la distinzione tra link building e link earning.
Sai di cosa parliamo? Ottimo, ma ci teniamo a farti un breve ripasso!
Link Building
Fa riferimento all’insieme dei lavori finalizzati a ottenere link anche in maniera non spontanea, come ad esempio il guest blogging e tecniche ancor più artificiose (sempre penalizzate dal motore di ricerca) come lo scambio di link e (senza alcuna scusa ne pietà) lo spam.
Il link building viene sempre sconsigliato da noi: bisogna trovare il modo di ottenere questi accrediti in maniera consentita, basandosi sulla qualità dei contenuti.
Link Earning
Qui invece, parliamo di un grandissimo lavoro.
Un lavoro che non consiste nel trovare ad ogni costo chi deve mettere il link e dove, ma che si gioca sui contenuti che vengono creati: richiede perciò un grande sforzo in termini di tempo e di organizzazione.
Qui, tutto nasce tutto da un’idea, attraverso la quale si costruisce un articolo informativo, una guida, un qualcosa che stimola l’interesse di chi naviga.
Dopotutto, è quando ci si trova di fronte ad un contenuto di qualità che si tende a condividerlo (soprattutto quando parliamo di social network).
Link Earning significa letteralmente “link guadagnati”.
I contenuti interessati dal link earning sono veramente validi e danno agli utenti un valore aggiunto: si tratta di avere il proprio sito linkato su altri siti autorevoli, che hanno contenuti pertinenti al nostro.
Questo significa che l’utente spontaneamente, quando trova un link ad un approfondimento ci cliccherà sopra!
Un nostro link presente in un altro sito o i tanti altri siti genererà traffico.
Più link al nostro sito sono presenti in altre pagine più la brand awareness ne gioverà.
Oltre al fatto che Google premia la presenza di link in altri siti, perché ora è consapevole che questi link siano stati guadagnati grazie all’autorevolezza del sito e alla qualità dei contenuti.
Ottenere link alla propria pagina web in maniera naturale e, quindi, conforme alle regole di Google non è facile: il consiglio è quello di produrre contenuti di qualità, che vengano apprezzati dagli utenti e, di conseguenza, linkati.
Sei arrivato fin qui?
Vogliamo ringraziarti per averci seguito fino alla fine per capire come rispondere alla domanda: 4 migliori tecniche di ottimizzazione SEO?
Ti lasciamo, se non ti dispiace e se hai trovato utile il nostro articolo, un ultimo dato:
Se vuoi migliorare la SEO ed il copywriting del tuo sito web o curare maggiormente qualsiasi altra parte della tua Marketing Strategy, ti consigliamo di contattarci al nostro form e richiedere un appuntamento virtuale con noi!
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